la vera “Matriciana” è nata ad Amatrice originariamente chiamata Gricia e priva del pomodoro. E fu proprio da questo paesino dell’alto Lazio che un giorno, nel lontano 1870, partì una donna molto coraggiosa per quei tempi. La signora Anna De Angelis, arrivò con il suo fagottino – la mappatella – vicino alla vecchia Stazione Termini. E qui questa donna cominciò a preparare, con mezzi molto modesti, i famosi bucatini all’Amatriciana per alcuni ortolani di passaggio. Gli anni passarono e, agli ortolani che venivano al mercato, si unirono entusiasti i romani per gustare gli appetitosi bucatini della “Matriciana”. Successivamente il locale si ampliò, in concomitanza con la costruzione del vecchio Teatro Costanzi (1890), poi trasformatosi nel Teatro dell’Opera (1929), e acquistò sempre più notorietà ed importanza. L’insegna, per storpiatura romanesca, diventò La Matriciana e i bucatini furono ribattezzati come il piatto dalle “5 p” (pasta, pancetta (oggi uniamo alla pancetta il guanciale), pomodoro, pecorino e peperoncino) alle quali Aldo Fabrizi, gradito ospite del locale, volle aggiungere con una simpatica battuta romanesca la sesta “p”: la panza. la disputa intorno alla preparazione di questo piatto è molto accesa: Panceta o Guanciale oppure insieme; pecorino o parmiggiano oppure entrambi. noi abbiamo messo un punto fermo alla nostra ricetta preparata con guanciale e pecorino. nel 2014 è stata per 4 mesi la pizza più richiesta spodestando la regina di tutte le pizzerie: la margherita. vieni ad assaggiarla e scrivici il tuo commento.

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